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Cavi in fibra ottica: guida completa

Che cos'è un cavo in fibra ottica

Un cavo in fibra ottica è un insieme di una o più fibre di vetro o plastica progettate per trasportare segnali luminosi. La luce viene guidata all'interno del core (nucleo) grazie al fenomeno della riflessione interna totale, mantenendosi confinata dal cladding (mantello). Attorno alle fibre si trovano elementi di rinforzo e una guaina esterna che protegge il tutto da trazione, umidità e agenti meccanici.

Com'è fatto un cavo in fibra

  • Core: il nucleo che trasporta la luce (diametro tipico 9 µm per monomodale; 50/62,5 µm per multimodale).
  • Cladding: mantello con indice di rifrazione inferiore al core per mantenere la luce all'interno (diametro tipico 125 µm).
  • Rivestimenti primari: strati protettivi (coating) che aumentano la resistenza a micro-pieghe e umidità.
  • Elementi di rinforzo: es. filati in aramide per resistere alla trazione.
  • Guaina: protezione esterna; può essere per interno, esterno, ignifuga, LSZH (Low Smoke Zero Halogen), armata contro roditori/urti.

Tipologie di fibra: monomodale vs multimodale

Monomodale (OS1/OS2)

Ha core di circa 9 µm. È ideale per distanze lunghe e collegamenti ad altissima capacità. Le designazioni comuni sono OS1 (per ambienti indoor tradizionali) e OS2 (ottimizzata per applicazioni e tratte outdoor/metro). È la scelta tipica per dorsali di campus, metropolitane e data center su lunghe distanze.

Multimodale (OM1/OM2/OM3/OM4/OM5)

Ha core più ampio (50 o 62,5 µm) e supporta più 'modi' di propagazione della luce. È adatta a distanze medio-corte con ottiche generalmente più economiche. Le classi OM esprimono prestazioni crescenti; OM3 e OM4 sono diffuse nei data center, OM5 introduce il supporto esteso a tecniche di multiplazione su più lunghezze d'onda in ambito multimodale.

Connettori e finiture terminali

I connettori più comuni sono:

  • LC: compatto, molto usato nei data center e nelle apparecchiature moderne.
  • SC: connettore a scatto, ancora diffuso in reti enterprise e FTTH.
  • ST: con baionetta, presente in installazioni più datate.
  • FC: avvitato, impiegato in ambienti che richiedono alta stabilità meccanica.

Le terminazioni ottiche più frequenti sono:

  • UPC (Ultra Physical Contact): faccia quasi piana, riflessione (return loss) più alta rispetto ad APC, tipicamente usata in collegamenti dati generici.
  • APC (Angled Physical Contact): faccia inclinata (~8°) per riflessioni estremamente basse; preferita in ambito RFoF, TV, PON e quando serve minimizzare il ritorno di potenza.

Strutture di cavo (indoor/outdoor)

  • Tight buffer: pratico per cablaggi interni e terminazioni dirette.
  • Loose tube: tubetti con fibre libere e gel/elementi idrorepellenti; ideale outdoor su lunghe tratte.
  • Armati: con nastro o fili metallici per protezione meccanica e contro roditori.
  • Drop FTTH: cavi compatti e flessibili per l'ultimo tratto fino all'abitazione.
  • LSZH: guaina a bassa emissione di fumi e zero alogeni, per sicurezza in ambienti interni.

Come scegliere il cavo in fibra ottica

  1. Distanza e velocità: per tratte lunghe e/o aggiornabilità nel tempo, la monomodale OS2 è la scelta più flessibile; per tratte interne medio-corte e budget contenuto, la multimodale OM3/OM4 è spesso adeguata.
  2. Ambiente: interno (preferire LSZH), esterno (preferire loose tube, UV-resistente, idrorepellente), presenza di roditori (armatura).
  3. Connettori: verifica lo standard richiesto dalle apparecchiature (es. LC-LC o LC-SC) e il tipo di finitura (UPC/APC) compatibile su entrambe le estremità.
  4. Conteggio fibre: considera crescita futura (cavi a più fibre o MPO/MTP per alte densità).
  5. Raggio di curvatura: scegli cavi bend-insensitive (G.657 per single-mode) in passaggi stretti o canaline ricche di curve.

Buone pratiche di installazione

  • Non superare il carico di trazione dichiarato dal produttore durante la posa.
  • Rispetta il raggio minimo di curvatura: evita pieghe strette; attenersi sempre ai valori indicati nelle specifiche del cavo.
  • Proteggi connettori e ferrule: usa cappucci antipolvere; non toccare le estremità lucide.
  • Pulizia: prima di ogni inserimento, ispeziona e pulisci i connettori con strumenti idonei; la contaminazione è causa frequente di attenuazioni.
  • Etichettatura: identifica chiaramente le fibre alle due estremità per facilitare manutenzione e troubleshooting.

Test e manutenzione

Dopo l'installazione, esegui sempre i controlli:

  • Verifica di continuità e attenuazione con misuratori di potenza/luce (OLTS).
  • OTDR per individuare eventi lungo la tratta (giunzioni, connettori, micro-pieghe) e misurare la riflettanza.
  • Ispezione con microscopio ottico per assicurare connettori puliti e privi di graffi.

Conserva i risultati dei test come riferimento per la manutenzione futura.

Errori comuni da evitare

  • Mescolare APC e UPC nella stessa interfaccia: porta a scarsi accoppiamenti e possibili danni.
  • Curvare il cavo oltre i limiti o schiacciarlo con fascette troppo strette.
  • Inserire connettori non puliti nelle prese: aumenta perdita e riflessioni.
  • Ignorare la compatibilità dei connettori (es. LC vs SC) o la classe della fibra (OS vs OM).

Tabella di orientamento rapido

Confronto sintetico tra fibre e usi tipici
TipoCore (µm)Uso tipicoDistanze generali*Note
OS2 (monomodale)~9Dorsali, lunghe tratte, upgrade futuriLunghe (km, secondo ottiche)Massima flessibilità con ricetrasmettitori adeguati
OM3 (multimodale)50Data center e LAN velociMedie (centinaia di m)Ottimo compromesso costo/prestazioni
OM4 (multimodale)50Data center ad alta densitàMedie (superiori a OM3)Maggior banda di modalità effettiva
OM5 (multimodale)50Applicazioni con multiplazione a più lunghezze d'ondaMedie (simili a OM4, con vantaggi in scenari specifici)Compatibilità da verificare in progetto

*Le distanze reali dipendono da standard, qualità dei componenti, ricetrasmettitori e budget ottico complessivo.

Dove acquistare cavi in fibra ottica

Per una selezione di prodotti organizzata per tipologia, connettori e utilizzo, puoi consultare la pagina dedicata ai cavi in fibra ottica. Scegli in base a tipo di fibra (OS/OM), connettori (LC/SC ecc.), numero di fibre e ambiente d'installazione.

Domande frequenti

Posso collegare direttamente un cavo APC a una porta UPC?
No. Le facce terminali sono diverse (angolata vs piana): l'accoppiamento è scorretto e da evitare.
Quale raggio di curvatura devo rispettare?
Dipende dal cavo specifico. Consulta sempre la scheda tecnica del produttore; in generale, evitare curve strette e pieghe improvvise riduce attenuazioni e guasti.
È vero che la polvere è un problema serio?
Sì. Anche una piccola contaminazione può aumentare la perdita di segnale. Ispeziona e pulisci le ferrule prima di ogni collegamento.
Monomodale o multimodale per una nuova dorsale?
Se desideri massima portata e flessibilità di upgrade, la monomodale OS2 è spesso la scelta più lungimirante, a patto di usare ottiche compatibili.